Dietro ogni scemo c’è un villaggio


In questi ultimi tempi ci hanno contattato due persone, lo hanno fatto per chiederci se potevamo aiutarle fornendo loro indicazioni su “comunità” che potessero ospitarli. Entrambe queste persone ci hanno raccontato del loro momento di disagio, e del loro bisogno di trovare un luogo collettivo che potesse accoglierli per un lungo periodo.

Traspariva, dai loro racconti e dalle parole scritte, quella che definiamo “sofferenza della psiche”.

Da molti anni, nella nostra tribù allargata siamo spesso a contatto con persone che hanno problemi psicologici o di alcolismo, tossicodipendenza, HIV ecc. e questo ci ha quasi obbligato ha conoscere e studiare le varie “discipline” dell’anti – psichiatria (da F. Basaglia a G.Bucalo) o delle medicine alternative e complementari fino alla Nuova Medicina di Rike Geerd Hammer.

Purtroppo questo non è servito a molto, perchè a queste due persone non sappiamo assolutamente cosa rispondere. I pochi luoghi collettivi che praticano l’ospitalità aperta e di scambio reciproco sono molto fragili, e l’ingresso di nuove persone con evidenti problemi manderebbe in pezzi gli equilibri già precari, mentre i restanti luoghi sono o a carattere politico/ideologico o spirituale o di ospitalità agrituristica. Con la frase “dietro ogni scemo c’è un villaggio” Bucalo intendeva dire che ogni collettività produce il suo “disagio” e questo “disagio” dovrebbe essere curato, accudito dalla stessa comunità che lo ha prodotto. La scomparsa del rapporto comunitario e quindi dei vincoli solidali ha lasciato scoperte e indifese le persone più deboli e neanche le troppo spesso sopravvalutate comunità alternative sono in grado di affrontare la devianza e la malattia al loro interno, meno ancora ad accogliere devianza e malattia nomade.

Non abbiamo potuto indicare nessun luogo, e per quanto possiamo ragionare sulle giuste motivazioni, sui tempi infami, sui problemi quotidiani, sulla scarsità di mezzi ed energie alla fine ci sentiamo un poco delle merde.

3 risposte a “Dietro ogni scemo c’è un villaggio

  1. Io penso non si tratti di sentirsi delle merde. Quanto il fatto che una società malata e costruita malata di proposito da chi vuole controllare e manipolare le masse è incurabile con una formula magica della felicità ne tantomeno con farmaci e/o terapie. Io faccio parte da più di vent’anni di un movimento che mette lo studio dell’essere umano come valore e preoccupazione centrale. Alcuni di noi hanno coraggiosamente intrapreso la strada della ricerca alternativa per la cura delle malattie e patologie mentali. E’ una sfida al limite dell’impossibile. Il motivo principale è che preoccuparsi della terapia non è facile, occuparsi di una società che produce ogni giorno depressi, potenziali suicidi, schizzofrenici e autolesionisti è mission impossible… solo quando cambieremo la direzione presa da questo mondo impazzito cambieranno le condizioni sociali e la gente si accorgerà di esistere. Oh mettiamo in chiaro che non è che quelli che sono sani di mente stanno poi tanto meglio. Salgo su autobus, sulla metro ogni giorno e vedo masse di gente… tic tic tiritic con questi iphone della fava, touchscreen… tablet piripim pom pam. No… regà stamo alla frutta. Una sera ho visto due fidanzati ognuno seduto sulla sua seggiola e anche loro così. E’ la fine. Considerate che una società che ha generato dei “mostri” – come metafora – nella mente delle persone e che quindi ha installato una vera e propria “bomba ad orologeria” nell’equilibrio psicofisico delle persone e nella loro capacità/necessità di rapporti sani e sociali dovrebbe farsi carico dei danni fatti a cose e persone (anche animali e piante). Non vi sentite responsabili di un Titanic che affonda. Voi non eravate certo al timone e neanche ci volevate salire (forse) a bordo di una nave alla deriva. Ci siamo stati messi e purtroppo ognuno deve trovare una “via”, un cammino che possa dare un senso definitivo alla vita collettiva. VI AMMIRO… NON MOLLATE!

  2. Buona sera….volevo avere maggiori informazioni riguardanti la vostra comunita/vita….ho gia letto tutto cio che avete scritto ma ho altre domande a cui solo un contatto diretto si potrebbe rispondere….la mia mail e jacob-black@hotmail.it
    A presto,
    Ale.

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